Sant’Ippolito sorge come borgo
fortificato alla destra del fiume Metauro. Il castello fu fondato dopo l’anno
1000 e il suo nome deriva dal santo le cui spoglie trovarono nuova dimora sul
suo colle. Tra il VI e il VII secolo, infatti, gli abitanti di Fossombrone
(l’antica Forum Sempronii), per sfuggire alle incursioni dei barbari, furono
costretti a rifugiarsi sulle alture vicino alla città portando con sè le
reliquie dei martiri Lorenzo e Ippolito, il cui santuario era stato
distrutto.
Ospitalità di charme in una villa storica
dell'entroterra |
Il destino del paese fu sempre legato a quello di Fossombrone,
appartenne dapprima ai Malatesti quindi ai
Montefeltro. |
Questi ultimi fecero
costruire dal loro famoso architetto Francesco di Giorgio Martini la rocca di
Sant’Ippolito. In seguito il paese fu dei Della Rovere e nel 1631 entrò a far
parte dello Stato della Chiesa.
Da sempre Sant’Ippolito è famosa per i suoi
scalpellini e i suoi marmisti. Abili scultori di pietra arenaria (le cui cave
erano sul posto) che grazie alle loro opere, si fecero conoscere in tutta Italia
e anche all’estero. Uno di loro, tale Aimonetto, lavorò ad abbellire il palazzo
dei Papi d’Avignone in Francia.
Sant’Ippolito può considerarsi un piccolo museo a cielo aperto con i suoi
portali, le sue sculture d’arte contemporanea e soprattutto con le sue
famose Madonnine di pietra arenaria fedelmente collocate a protezione di
ogni facciata.