La storia
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Il paese
di Orciano ha origini antichissime. Alcuni manoscritti affermano l’esistenza di
un piccolo tempio dedicato al dio Giano risalente all’epoca
romana.
Sulla
storia di Orciano, non si hanno tuttavia ricordi prima del VII secolo; in
seguito, fino al secolo XVI, la zona fu travolta da terribili vicende di
conquista.
Il castello, attestato fin dal 1112, fu
prima tra i possessi dell’abbazia di San Lorenzo in Campo, poi sotto quella di
San Paterniano.
Nel 1339, Galeotto Malatesta, della
Signoria di Rimini, entrò in possesso delle terre di Orciano e per mantenere le
sue truppe, gravò di ingenti tasse gli orcianesi che, esasperati, capeggiarono
la ribellione di tutto il contado di Fano.
L’altra Signoria che maggiormente
caratterizzò la storia di Orciano, fu quella di Giovanni della Rovere.
Investito della Signoria sul
Vicariato di Mondavio nel 1474, Giovanni della Rovere fece costruire la Chiesa
di Santa Maria Novella su progetto di Baccio Pontelli e l’arricchì con gli
stucchi del Brandani e lo splendido portale che la tradizione attribuisce a
Raffaello.
Con la scomparsa della
dinastia roveresca nel 1631, Orciano assieme alle terre del Ducato di Urbino,
passò a far parte dello Stato Pontificio, per poi confluire nel Regno
Sabaudo.
Orciano con la Torre
Malatestiana ed il Campanile di S. Maria Nuova
costruito nel 1492 su progetto di Baccio
Pontelli
Antichi attrezzi per la lavorazione delle corde in
canapa |
Sin da tempi antichi a
Orciano era fiorente la coltivazione della canapa e il cordaio ne era il
suo artigiano. Oggi macchine e fibre sintetiche hanno sostituito le
vecchie corde, ma ancora oggi corde e cordai rimangono quanto di più
caratteristico e rappresentativo di questo
paese. |
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