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La storia

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San Costanzo

(150 m slm)

San Costanzo si trova sulle colline che separano le valli dei fiumi Metauro e Cesano. Secondo antiche testimonianze archeologiche, dovute al ritrovamento di una necropoli Picena, le sue origini risalirebbero all’VIII-VII secolo a.C..

Nel secolo XV è certa la presenza dei Malatesti che avrebbero costruito le mura castellane. In seguito San Costanzo assunse una tale importanza strategica che nel 1429 i fanesi ne sistemarono le mura in vista della temuta invasione dei Visconti.

Veduta dell'abitato

Nel 1492, San Costanzo si sottrae dalla giurisdizione di Fano e dopo alterne vicende, nel 1520, con Papa Urbano VIII, passa sotto il dominio dello Stato della Chiesa. Nel complesso l’architettura urbana del paese si richiama al cinquecento, con edifici signorili dei nobili e case dei meno abbienti.

Sopra: le singolari "fornacelle" in mattoni e tufo per la cottura della polenta, la celebre "Sagra della polenta" di San Costanzo, prevede sia l'edizione invernale che quella estiva.

Nelle Chiese sono conservate numerose ricchezze pittoriche.

Il Comune di San Costanzo comprende due frazioni: una è Cerasa, il cui nome, sembra risalire a quello del monte Ceregia, sul quale fu costruito il Castello. L’altra frazione è Stacciola, di antica costruzione, nel 1412 fu data in feudo da Pandolfo Malatesta a Niccolò Mauruzi da Tolentino. Anche Stacciola è borgo fortificato.

Da centocinquant'anni, nella prima domenica di Quaresima e nell'ultimo fine settimana di luglio, il paese di San Costanzo si ritrova in piazza Perticari per la tradizionale e storica Sagra Polentara, la più antica sagra delle Marche.