La storia
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Il
vocabolo Mondavio si riscontra per la prima volta in un documento del 1178. Si
dice che San Francesco, giunto sul luogo si espresse sull’amenità e la varietà
degli uccelli, da cui Mons Avium come Monte degli Uccelli (oggi c’è una colomba
nello stemma comunale).
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Mondavio divenne ben presto a capo di un vasto territorio chiamato
il vicariato, prima sotto la signoria dei Malatesti, poi dei Della Rovere,
e, dal 1631, Stato della Chiesa.
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Fu la sua posizione strategica a far sì che Giovanni
della Rovere chiedesse all’illustre architetto fanese Francesco di Giorgio
Martini di progettare e costruire la rocca, vero capolavoro dell’arte
militare di transizione. La rocca fu ideata per difendere il vicariato, non
subì alcun assedio e non sparò alcun colpo.
Ogni anno, dal 13 al 15
agosto, a Mondavio rivive la “Caccia
al cinghiale”.
Riconosciuta dalla Federazione Italiana dei Giochi Storici, questa rievocazione rappresenta
un evento forte e teatrale:figuranti in costumi
rigorosamente fedeli agli originali ricordano l’entrata trionfale nel 1474
di Giovanni della Rovere con i dignitari del Ducato di Urbino per prendere
possesso del feudo assegnatogli dal Papa Sisto IV in occasione delle sue
nozze con Giovanna, figlia di Federico da
Montefeltro. |
Una scena della festa "Caccia al
Cinghiale", le ancelle che danzano formando una conchiglia con nastri
colorati.
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