La storia
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La città di Pergola nacque
nel XIII secolo
su un tratto
pianeggiante alla confluenza del fiume Cinisco nel Cesano. Precisamente,
nel 1234 gli abitanti dei castelli limitrofi, sotto la protezione di
Gubbio, firmarono l’accordo col quale decidevano di popolare la valle su
cui s’ergeva la chiesa di Santa Maria, ombreggiata da un antistante
pergolato, da cui forse derivò il nome. |
In seguito Pergola fu sottoposta
alla signoria dei Malatesti, dei Montefeltro e dei Della Rovere, finché nel 1631
passò col Ducato di Urbino allo stato della Chiesa. Nel 1860, Pergola fu la
prima città delle Marche a ribellarsi al governo pontificio, riportandone
l’onore di una medaglia d’oro per meriti risorgimentali.
Nel 1946, nelle campagne
della frazione di Cartoceto, durante dei lavori di scavo vicino a una casa
colonica, furono rinvenuti numerosi pezzi di bronzo che, ricomposti e
restaurati, diedero vita al grande gruppo equestre noto come “I Bronzi
dorati di Pergola”. |
I Bronzi dorati di
Pergola
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Si
tratta di opere di altissima qualità artistica eseguite con tecniche raffinate,
databili ai tempi dell'imperatore romano Tiberio (prima metà del I secolo
d.C.). Infine, un accenno allo stemma del Comune: tre monti sottesi ai tralci
della vite. Pergola è, infatti, rinomata anche per i vini di qualità. Tra i
rossi il più famoso e caratteristico è sicuramente la "Vernaccia Rossa" o
"Vernaculum" di Pergola derivante dal vitigno omonimo autoctono, forse importato
dalla vicina Gubbio.
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