Storia
Fano: Pentapoli e Alto Medioevo
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Risorta dalle distruzioni barbariche, Fano ebbe uno sviluppo
lento e contrastato. Entrando a far parte con Rimini, Pesaro, Senigallia e
Ancona della Pentapoli Marittima, riuscì comunque a conservare una certa
rilevanza come scalo adriatico e snodo di transito stradale. Successivamente
anche Fano, subì l’invasione da parte dei Longobardi di Liutprando (anno 742)
seguita da quella dei Franchi di Pipino prima e di Carlo Magno poi (fine sec.
VIII) con cui ebbe inizio l’anomalo protettorato franco, esercitato su un
territorio imperiale affidato al pontefice romano. Più tardi fu l’imperatore
germanico Ottone I a concedere anche ai vescovi fanesi uffici e benefici di
feudatari fino a quando la città passò sotto la giurisdizione di Papa Silvestro
II (anno 1001). Ma già nel 1082, Enrico IV, in lotta acerrima con Papa
Gregorio VII, assediò la città riaffermando i propri diritti di sovranità e
aggregandola alla Marca di Guarnieri. In tutti questi secoli lo sviluppo del
vecchio nucleo urbano non registrò alcun incremento. Crebbe però l’importanza
dell’abbazia Benedettina di San Paterniano (almeno a partire dal’VIII secolo)
sorta extra moenia lungo la via Flaminia, a un chilometro circa dal centro
urbano.
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