Storia
Montefelcino: Libero Comune
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Il castello di Montefelcino sorse con molta probabilità attorno
all’anno Mille, quando l’età del feudalesimo volgeva al termine e qua e là si
affermavano i liberi comuni. Nel 1224 abbiamo il primo documento che conferma
l'appartenenza di “Montemfelcinum cum suis pertinentiis” alla Diocesi di
Fossombrone, retta all'epoca dal Vescovo Monaldo. Siamo al tempo dell'imperatore
Federico II di Svevia e, tra lotte e scomuniche, le città delle Marche si
dividono spesso in guelfe e ghibelline. Con Manfredi, e siamo al 1254, si
rinnovano le antiche liti tra Fano e Fossombrone nell'ambito più vasto delle
lotte tra Papato e Impero. Proprio nel 1255, il castello di Montefelcino venne
distrutto per rappresaglia dai Forsempronesi che volevano riprendere il
controllo di un territorio davvero importante e sotto il profilo economico per
la fertile collina e sotto il profilo strategico per l’eccellente posizione di
difesa verso gli avamposti dei Malatesti di Fano. I saccheggi e gli abusi
compiuti in quell'assalto lasciarono una vasta eco, tanto che dopo decenni, nel
1300, il pontefice Bonifacio VIII decretava una punizione esemplare nei
confronti della cittadina metaurense. Il Papa, su richiesta della Comunità di
Fano, incaricava il Cardinale Orsini di procedere in giudizio contro il Comune
di Fossombrone per ristabilire il diritto a soddisfazione degli abitanti di
Montefelcino ingiustamente vessati.
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