San Giorgio di Pesaro
(201 m slm)
Da vedere: Chiesa dello Spirito Santo riedificata nel XVIII sec. sulla
base di un vecchio edificio, ospita pregevoli quadri, fra i quali “La
Pentecoste” del 1580;
Tela del XVI
secolo raffigurante la rappresentazione della Pentecoste che si
trova a San Giorgio nella chiesa dello Spirito Santo.
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scultura in ferro
rappresentante il Santo patrono; Chiesa di San Giorgio (ricostruita dentro
il castello in linee neoclassiche nel 1841), contiene un prezioso
crocifisso ligneo (1300) e un’edicola di pietra riutilizzata come cornice
a una tela raffigurante una “Madonna con il bambino” (Sec XVI);
museo di antica civiltà contadina con degustazione di prodotti tipici
nelle grotte e animali imbalsamati (un’antica tradizione dove un artigiano
biologo e anatomista, un po’ chimico, chirurgo, sarto, pittore e
scenografo, ha messo al servizio del pubblico la propria collezione per
contribuire alla divulgazione della conoscenza della fauna); passeggiata
delle mura e punto
panoramico. |
Patrono: San Giorgio, 23
aprile.
Da
assaggiare: tacconi (pasta a base di farina di fava), quadrelli
con i ceci, oca arrosto con patate, cicerchiata, ciambella, crescia con i
cicoli.
Da
comprare: crescia, pasta fatta in casa.
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Tacconi |
E se non vi basta …: 2 km nord-est: Castello del Poggio,
di origine monastica, poi fra i possedimenti del contado di Fano e quindi del
Vicariato, oggi piccola frazione del municipio di San Giorgio; 2,5 km nord-est:
Chiesa-Convento di Santa Maria della Misericordia, noto come Convento di San
Pasquale, risalente alla prima metà del ‘500, la chiesa merita interesse
particolare per la bella pietra tombale, in arenaria policroma, del nobile
Mariotto da Sajeno, fondatore del convento; due altari barocchi in arenaria, fra
i quali quello di S. Pasquale, sopravvissuto alla distruzione perché, secondo la
leggenda, gli attrezzi cadevano dalle mani dei demolitori; le pregevoli tele dei
secc. XVI – XVIII; la statua lignea di San Pasquale (1701) e di San Pietro
(1740); il prezioso leggio in noce e lo splendido coro di legno del XVIII sec.
dell’ebanista fanese Tacchetti.
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