Fratte Rosa
(419 m slm)
Da vedere: botteghe artigiane; edicola a ricordo della
chiesa del patrono San Michele Arcangelo; segno del fuoco: opera di Sguanci,
artista, che rappresenta complementarietà e contrapposizione del fuoco rispetto
all’acqua e all’argilla; autentica bocca in arenaria dell’antico forno del
borgo; Chiesa di San Giorgio: XIX sec. a tre navate con campanile a cuspide (di
stampo orientale) e dipinti del ‘500 e del ‘600; pozzo malatestiano (XIV sec.);
la Truginella – parola dialettale derivante da Torris Cella ovvero Torre con le
prigioni.
Patrono: San Michele Arcangelo, 29 settembre
Da assaggiare: Faraona al coccio, Tacconi (pasta a base
di farina di fava), Teja, Biscottini Sciroppati, Pan Turco e
Straccadent.
Bottega
della ceramica
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Chiesa e ex convento di Santa Vittoria sede
del Museo delle Terrecotte
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Da comprare: terrecotte, camicie di
sartoria, mobili d’arte, prodotti dolciari.
E se non vi basta …: 500 m
nord-ovest, Chiesa di S. Maria in Castagneto (sec. XVIII); 2 Km nord-est, Chiesa
e Convento di Santa Vittoria fondati da San Francesco d’Assisi nel sec. XIII e
ampliati nel XVIII secolo. Vi ha la sua sede il Museo delle terrecotte di
uso comune e il laboratorio di ricerca e sperimentazione; 4 Km nord-est, Torre
San Marco, il castello appartenne fino al 1545 ai Da Varano, signori di Camerino
e poi ai Bonarelli di Ancona. Pregevole la Chiesa parrocchiale di San Marco
(secc. XVII – XVIII); 500 m sud-ovest, passeggiata tra i Lubachi, tipici terreni
argillosi adatti alla coltura della fava, prodotto tipico, e alla
realizzazione di mattoni per la costruzione delle case in terra
cruda.
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