Moscardino (eledone moschata – eledone cirrhosa) – novembre 2004
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I moscardini sono molluschi cefalopodi che vivono
sui fondali dei mari italiani. Ne esistono di due tipi: il moscardino marrone o
bruno (eledone moschata) e il moscardino bianco sporco con macchie nere (eledone
cirrhosa). Entrambi assomigliano ai polpi (octopus vulgaris) dai quali si
distinguono per le dimensioni, che non superano mai i 500/700 gr., e per avere
sui tentacoli una sola fila di ventose (il polpo ne ha due). I moscardini hanno
vita breve, due anni al massimo, si accrescono rapidamente, vivono in piccole
tane scavate sotto grosse conchiglie o spugne, in genere depongono le uova una
sola volta e in numero variabile da 100 a 500. Attualmente la pesca viene svolta
con reti a strascico sui fondali sabbiosi o fangosi. Dalla nostra costa, i
pescatori prediligono muoversi verso le aree al largo dell’Istria fino ad
arrivare all’altezza di Zara, ove è abbondante il moscardino bianco, pescato su
fondi fangosi del Medio Adriatico a maggiore profondità.
Il sapore dei moscardini si lega a due fattori:
l’alimentazione prevalente del mollusco e la dimensione o età dello stesso. La
taglia in particolare determina la consistenza delle carni, così che i più
piccoli sono molto teneri e altamente apprezzati in cucina, mentre quelli di
medie e grosse dimensioni si prestano a preparazioni con cotture più importanti.
Il moscardino bruno quando è fresco profuma di muschio e ha un sapore marcato,
mentre il moscardino bianco, che vive a maggiori profondità, ha un sapore più
delicato.
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