Le fave appartengono alla
famiglia dei legumi. Il loro consumo è molto importante per la dieta quotidiana
perché garantisce un notevole apporto di proteine vegetali.
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Conosciute da sempre per la loro bontà, le fave cuociono facilmente
e non vanno tenute a lungo in ammollo come gli altri
legumi. Un tempo erano molto diffuse, si coltivavano ovunque ci
fosse frumento, a rotazione. Servivano, infatti, ad arricchire il terreno di
azoto. |
Una
coltivazione laboriosa poiché tutta manuale, dalla semina al raccolto.
Conosciute da sempre per la loro bontà, le fave
cuociono facilmente e non vanno tenute a lungo in ammollo come gli altri legumi.
Un tempo erano molto diffuse, si coltivavano ovunque ci fosse frumento, a
rotazione. Servivano, infatti, ad arricchire il terreno di azoto. Una
coltivazione laboriosa poiché tutta manuale, dalla semina al raccolto.
Le fave fresche, raccolte a partire dalla fine di
marzo, sono molto buone con il formaggio pecorino e della lonza saporita. Un
accostamento che spesso allieta le tradizionali merende in campagna organizzate
con l’arrivo della bella stagione.
Un piatto tipico che propone Marcabella è
rappresentato dai tacconi pasta fresca a base di farina di fave ottenuta dalla
lavorazione delle fave secche. Un prodotto che si è affermato sul territorio
grazie al riconoscimento di tipicità ricevuto dalla Regione Marche. La “favetta”
di Fratta Rosa è l’ingrediente base che permette di realizzare questa
specialità. Fratte Rosa ha, infatti, un terreno ricco di argilla, fondamentale
per una buona coltivazione delle fave.
Un tempo le farine di legumi (oltre alle fave si utilizzavano veccia,
cicerchie, piselli) erano destinate all’alimentazione del bestiame, ma in
periodi di crisi venivano consumate per l’alimentazione umana. L’elevato apporto
proteico che caratterizza queste farine, oggi è stato riscoperto e rilanciato da
una moda alimentare sana ed equilibrata.
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