Anche nel bel mezzo di vicende
che avrebbero segnato il corso della storia, le qualità tonificanti dei vini
marchigiani non passarono inosservate. Come ricorda lo storico Polibio, ai
Cartaginesi i vini marchigiani piacquero così tanto che nell’afosa vigilia
della battaglia del Metauro (207 a.C.) l’esercito di Asdrubale si prese una
solenne sbornia, che forse provocò la sconfitta cartaginese e la salvezza di
Roma.
Da
allora sono cambiate tante cose, anche i vini marchigiani sono cambiati, o
meglio sono evoluti. Oggi la viticoltura è una delle
attività di maggior successo, sempre più aziende di piccole e medie
dimensioni stanno emergendo nel panorama dei vini più apprezzati dal
pubblico. |
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La produzione vinicola registrata nei territori Marcabella è varia e largamente
riconosciuta: si va dal Bianchello del Metauro, ideale come aperitivo e per
accompagnare pietanze a base di pesce, al Vino dei Colli Pesaresi nelle versioni
bianco, Trebbiano e Biancame (ancora per accompagnare il pesce) e nelle
tipologie rosso e Sangiovese (per le carni). E l’ultimo arrivato il rosso
Pergola DOC.
C’è di
più: se siete nelle Marche e vi state gustando un buon pasto degnamente chiuso
con un tipico dolce locale, non perdete l’occasione di abbinare al dolce
qualcosa che renderà la degustazione sublime, a voi la scelta tra vin santo,
vino e visciole e liquore d’ulivo.
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