Triglia di fango (mullus barbatus) – ottobre 2004
|
Nei mari italiani vivono due specie di triglie: la
triglia di scoglio (mullus surmuletus) e la triglia di fango (mullus barbatus).
Sono specie molto simili che vivono in ambienti diversi, alimentandosi con
tipologie di organismi differenti acquisiscono caratteristiche organolettiche
specifiche.
La triglia di fango è la specie più diffusa nei mari
italiani e nell’Adriatico in particolare, dove è pescata in migliaia di
tonnellate.
La specie vive in gruppi di alcune decine di
esemplari, la crescita è abbastanza rapida, 7-8 cm in agosto, 10 cm in
settembre, 12 cm in ottobre. Crescendo, la triglia di fango si allontana dalla
costa, così che a un miglio dalla costa si hanno individui di 6-7 cm, a 3 miglia
di 9-10 cm e a 5 miglia di 11-12 cm e questo è il motivo per cui viene vietata
la pesca con reti da traino entro le 4 miglia dalla costa nel periodo
giugno-ottobre. La pesca delle triglie si fa prevalentemente con reti da traino
e vi è l’abitudine per triglie di oltre 12 cm di pulirle a bordo, togliendo
squame e visceri, così da ottenere una conservazione migliore.
Il massimo della produzione si ha nei mesi di
ottobre e novembre, quando le triglie hanno anche le migliori caratteristiche
organolettiche, avendo mangiato abbondantemente nei fondali costieri nei mesi
caldi, si accrescono accumulando un poco di grasso che ne rende morbide le
carni.
|