Storia
Serrungarina: Signoria dei Malatesti
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Nel 1342 alcuni nobili fanesi capeggiarono a rivolta contro i
Malatesti, ma, cacciati dalla città di Fano, dovettero trincerarsi nei castelli
del contado Beltramo, Carignano e Serrungarina. Grazie all’aiuto del conte di
Urbino, Nolfo di Montefeltro, questi castelli resistettero fino al luglio del
1343. Tuttavia i Malatesti recuperarono il loro contado, confiscarono i beni dei
rivoltosi e fecero condannare a morte i capi dei ribelli. Il 16 luglio 1343, tra
i vari condannati di Fano e dei castelli limitrofi troviamo anche “Giangolinum
Zannis De Serra Ungarina”. Ripreso il controllo sul territorio, i Malatesti
vollero rafforzare le difese dei loro domini, fu allora che a Serrungarina venne
edificata la Rocca. Nel 1348 era costruita anche una cisterna che doveva servire
in caso di lunghi assedi a rifornire di acqua gli abitanti. Nel 1431 ci fu
una rivolta generale delle città dei Malatesti, le sommosse furono sostenute
dalle milizie pontificie, ma nel 1432 i loro eserciti, proprio mentre erano
accampati attorno alla Rocca di Serrungarina, furono attaccati e distrutti dal
giovanissimo Signore di Fano, Sigismondo Pandolfo Malatesti. In seguito, per
intercessione dei Gonzaga, si cercò di arrivare a un accordo tra la Chiesa e i
Malatesti. Nel 1462 sia Serrungarina che Bargni, quest’ultimo dopo una
strenua resistenza durata tre lunghi giorni di assedio, si arresero al duca di
Urbino Federico da Montefeltro, nominato da papa Pio II capitano delle milizie
pontificie.
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