Il paese di Isola del Piano (m 210 s.l.m.) si trova
nella zona collinare in riva sinistra del Metauro, sulle pendici di Nord-Est dei
Monti della Cesana, nel bacino del Rio Puto. Gli altri nuclei abitati del Comune
sono Montebello, Castel Gagliardo, Scotaneto e S.Martino. La fondazione di
Castelgagliardo risale al XIV sec.
Sulle Cesane i terreni sono costituiti da calcari marnosi e
marne, mentre sulle colline attorno al capoluogo prevalgono le argille marnose e
le arenarie, con depositi alluvionali ghiaiosi e sabbiosi terrazzati nei
fondovalle. Il paesaggio è di tipo rurale, con campi di
grano, vigneti, appezzamenti incolti ancora delimitati da siepi, Olmi campestri,
querce secolari, piante da semi e da foraggio. L'altra
parte del territorio è boschiva. Si tratta, per lo più, del territorio dei Monti
della Cesana, dove è stato eseguito un vasto rimboschimento ad opera
dell'Azienda Forestale dello Stato. In località Montebello di Urbino vi è
un'area floristica protetta. Le siepi sono composte da querce, olmi
campestri, biancospini, rose canine e prugnoli. Nonostante sia grande la loro
importanza come frangivento, delimitazione di proprietà, cibo e rifugio per
la fauna selvatica, vanno progressivamente scomparendo a causa
delle trasformazioni agrarie. L'Olmo campestre (Ulmus minor) è un
albero comune nelle campagne, con frutti leggeri e membranosi, che si formano
e cadono ancor prima dello spuntare delle foglie. Il suo fogliame veniva usato
un tempo come foraggio. La Roverella (Quercus pubescens) è una quercia alta sino a
25 m, con frutti (ghiande) mangiati da mammiferi e uccelli, un tempo usati per
alimentare i maiali e in periodi di carestia per fare il
pane. L'Area floristica di Montebello di Urbino è stata istituita
per la presenza di piante rare nella Provincia quali la Rovere (Quercus
petraea), il Melo fiorentino (Malus florentina), il Citiso nero (Lembotropis
nigricans), e Carex olbiensis. Interessante anche la presenza del Faggio a quota
relativamente bassa. Guardando il paese da Ovest, si apre un
panorama di tipo collinare, prevalentemente coltivato. Sulla destra è
visibile il Rio Maggiore che proviene dalle Cesane, evidenziato dal fitto
bosco ripariale, indi la stretta valle del Rio Puto circondata da colline e
all'orizzonte la più ampia valle del Metauro. Guardando invece Isola del Piano da Est, dominano
l'orizzonte le pendici delle Cesane. I Monti
della Cesana
(m 648 s.l.m.) sono un rilievo montuoso caratterizzato da vasti
rimboschimenti di conifere esotiche, su suolo calcareo e marnoso. Per la maggior parte (1485 ettari) è compreso nella foresta
demaniale regionale omonima. La fauna
comprende lo
Scoiattolo, l'Istrice, il Cinghiale, il Daino
e il Capriolo.
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