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 Fratte Rosa

 

Il paese di Fratte Rosa (m 419 s.l.m.), famoso per la produzione artigianale di terrecotte, è ubicato nella zona di colline dai 300 ai 400 m allo spartiacque tra le valli del TorrenteTarugo (affluente di destra del Metauro) e del Fiume Cesano. I terreni sono di tipo argilloso e arenaceo. Nel territorio comunale si trova l'antica frazione di Torre San Marco , che ha origini storiche coeve al capoluogo.


Il Fiume Cesano segna per lunga parte il confine tra la Provincia di Pesaro e Urbino e quella di Ancona. Nasce dal Monte Catria. Sfocia in Adriatico nei pressi di Marotta.

Il paesaggio è di tipo rurale, con case coloniche, macchie, nuclei boschivi isolati, querce e altre alberature sparse lungo le strade, i fossi e le scarpate.

I lembi di bosco sono dei querceti su suolo da mediamente umido a più o meno secco (mesofili e meso-xerofili), dove si incontrano la Roverella (Quercus pubescens), il Carpino nero (Ostrya carpinifolia), l'Orniello (Fraxinus ornus), il Sorbo comune (Sorbus domestica), l'Acero campestre (Acer campestre) e l'Olmo (Ulmus minor), che formano con le loro chiome la copertura del bosco. Al di sotto e soprattutto al bordo esterno e nelle radure, cresce un insieme di cespugli, quali il Nocciolo (Corylus avellana), il Ligustro (Ligustrum vulgare), la Berretta da prete (Euonymus europaeus), il Biancospino (Crataegus monogyna), il Sanguinello (Cornus sanguinea), il Prugnolo (Prunus spinosa) e la Rosa canina (Rosa canina). Le piante del sottobosco crescono ora fitte ora rade a seconda della luce tra il soffice e spesso strato di foglie cadute: tra le tante la Primula (Primula acaulis), le Violette (Viola sp. pl.), i Ciclamini (Cyclamen hederifolium, C.repandum) e la Fragola (Fragaria vesca).

La Roverella è la quercia tipica della campagna della Provincia di Pesaro e Urbino. Alta sino a 25 m, porta frutti (ghiande), mangiati da mammiferi e uccelli, un tempo usati per alimentare i maiali e in periodi di carestia per fare il pane.

Verso Nord-Ovest spuntano in parte all'orizzonte i Monti della Cesana (m 648 s.l.m.), un rilievo montuoso appartenente ai Comuni di Fossombrone, Isola del Piano e Urbino. Sono caratterizzati da vasti rimboschimenti di conifere esotiche, su suolo calcareo e marnoso. Per la maggior parte (1485 ettari) sono compresi nella foresta demaniale regionale omonima. La vegetazione spontanea è formata da querceti di Roverella, orno-ostrieti, arbusteti e in minor misura radure e incolti erbosi.

Verso Ovest emergono i rilievi che rinserrano il Furlo , una gola rupestre di natura calcarea che spezza trasversalmente il complesso montuoso del Monte Paganuccio (m 976) e del Monte Pietralata (m 889), appartenenti ai Comuni di Fossombrone, Fermignano, Acqualagna e Cagli. In questo ambito sono presenti, oltre alla Gola dalle pareti strapiombanti, anche boschi, arbusteti, pascoli sommitali e l'invaso artificiale del Fiume Candigliano. Dal 2001 questo territorio è compreso nella Riserva Naturale Statale "Gola del Furlo". Di grande interesse sono gli aspetti paesaggistici, la flora delle pareti rocciose e varie specie di animali rari o poco diffusi quali l'Aquila reale, il Pellegrino, il Rondone maggiore, la Rondine montana, il Lupo e il serpente Cervone.

Verso Sud-Ovest, più alto e più lontano, si intravede il Gruppo del Monte Catria e sulla sinistra il Monte della Strega, quest'ultimo ubicato in Provincia di Ancona. Con i suoi 1701 m il Monte Catria, il "gibbo" di dantesca memoria, rappresenta la montagna più alta della Provincia di Pesaro e Urbino. Il Gruppo del Catria comprende altre due cime minori: il Monte Acuto (m 1668) e il Tenetra (m 1240). Il suo territorio è compreso nei Comuni di Cagli, Frontone, Cantiano e Serra S.Abbondio. Il Catria possiede una grande importanza paesaggistica e naturalistica: vi si trovano pareti rocciose dirupate, gole, prati sassosi, pascoli, boschi, arbusteti e ruscelli. La struttura è quella di una grande piega anticlinale di strati prevalentemente calcarei che include anche i vicini Monti Nerone e Petrano, posti più a Nord-Ovest.

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