Il paese
di Frontone (m 416 s.l.m.) sorge ai piedi
del Monte Catria (m 1701).
Il Monte Catria, il "gibbo" di
dantesca memoria, rappresenta la montagna più alta della Provincia di Pesaro e
Urbino. Il Gruppo del Catria comprende altre due cime minori: il Monte Acuto (m
1668) e il Tenetra (m 1240). Il suo territorio è compreso nei Comuni di Cagli,
Frontone, Cantiano e Serra S.Abbondio. Il Catria possiede una grande importanza
paesaggistica e naturalistica: comprende pareti rocciose dirupate, gole, prati
sassosi, pascoli, boschi, arbusteti e ruscelli. La struttura è quella di una
grande piega anticlinale di strati prevalentemente calcarei che include anche i
Monti Nerone e Petrano, posti più a Nord-Ovest. Di grande interesse sono le
specie vegetali che crescono negli ambienti rocciosi e nei prati sassosi, per le
quali sono state istituite ben sette aree di tutela floristica regionale.
Vistosissime sono le fioriture di Viola di Eugenia, Primula, Genziane, Narciso,
varie Orchidee e Nontiscordardimè. I boschi al di sopra dei 900 metri sono delle
faggete, mentre al di sotto in prevalenza degli orno-ostrieti, caratterizzati
cioè dall'Orniello e dal Carpino nero, accompagnati da altre caducifoglie come
Aceri e Roverella. La lecceta è presente in alcuni punti del Gruppo del Catria.
La fauna comprende specie di grande interesse scientifico: da ricordare l'Aquila
reale, il Pellegrino, la Coturnice e il Fringuello alpino. Una colonia di
Gracchi corallini, nidificante in anfratti rocciosi di una parete a strapiombo,
è la più settentrionale dell'Appennino. Per la sua importanza naturalistica il
Monte Catria è stato proposto come parco naturale nel Piano Paesistico
Ambientale Regionale delle Marche. L'importanza storico-architettonica è
determinata dalla presenza di due eremi dell'XI secolo: S.Maria di Sitria, in
territorio umbro, e soprattutto S.Croce di Fonte Avellana, in Comune di Serra
S.Abbondio.
Frontone è ubicato lungo la valle del
Torrente Cinisco, affluente di sinistra del Cesano. Il paese è
sovrastato dal rilievo sul quale sorge il Castello (m 570 s.l.m.).
Il Fiume Cesano segna per lunga
parte il confine tra la Provincia di Pesaro e Urbino e quella di Ancona. Nasce
dal Monte Catria ed ha come affluenti principali il Cinisco, che ha origine
anch'esso dal Gruppo del Catria, e il Torrente Nevola. Sfocia in Adriatico nei
pressi di Marotta. Lungo di esso corso sono ubicati i centri abitati di Monte
Porzio, S.Lorenzo in Campo e Pergola nel medio e basso corso, Serra S.Abbondio e
Frontone nell'alto corso.
Il suolo del Comune di Frontone è di natura
soprattutto calcarea e marnosa, con depositi alluvionali nei fondovalle.
Il territorio è prevalentemente coperto da boschi
sulle pendici del Catria, mentre a Nord di Frontone, dove l'altitudine è minore,
prevalgono le terre coltivate. L'economia del Comune è rivolta soprattutto ai
settori dell'agricoltura e dell'allevamento.
Le frazioni sono San Savino,
Buonconsiglio-Colombara, Foce e Caprile.
Dal Castello la vista spazia da Sud-Est a Nord-Est
sulla valle del Cinisco, lungo la quale si osserva, oltre all'abitato di
Frontone, anche una serie di alberature lungo i corsi d'acqua, le scarpate e i
limiti dei campi.
I boschi presenti a queste quote
(350-500 m) sono dei querceti da mesofili a meso-xerofili, dove si incontrano
alberi come la Roverella (Quercus pubescens), il Carpino nero (Ostrya
carpinifolia), l'Orniello (Fraxinus ornus), il Sorbo comune (Sorbus domestica) e
l'Acero campestre (Acer campestre), che formano con le loro chiome la copertura
del bosco. Al di sotto e soprattutto al bordo esterno e nelle radure, cresce un
insieme di cespugli, quali il Nocciolo (Corylus avellana), il Ligustro
(Ligustrum vulgare), la Berretta da prete (Euonymus europaeus), il Biancospino
(Crataegus monogyna), il Sanguinello (Cornus sanguinea), il Prugnolo (Prunus
spinosa) e la Rosa canina (Rosa canina). Le piante del sottobosco crescono ora
fitte ora rade a seconda della luce tra il soffice e spesso strato di foglie
cadute: tra le tante la Primula (Primula acaulis), le Violette (Viola sp. pl.),
i Ciclamini (Cyclamen hederifolium, C.repandum) e la Fragola (Fragaria vesca).
Spiccano all'orizzonte, verso Nord-Est, la sagoma
del Monte Torrino (m 720) e verso Nord quella dei Monti del Furlo (M.
Paganuccio, m 976 e M. Pietralata, m 889), ammantati di
boschi.
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