Marcabella misteriosa
LA CRIPTA DELLA VILLA DEL BALÌ A SALTARA
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Una cripta misteriosa, databile alla fine
del ‘600, è di certo la stanza più affascinante della Villa del Balì, antica
residenza nobiliare sulle colline di Saltara.
La cripta è composta da quattro croci di
Lorena, disposte a formare quattro angoli retti. È molto regolare, uno dei
bracci si allunga fino a scendere in una stanza quadrata posta a sette metri di
profondità. Nella volta a botte che costituisce il soffitto è dipinta un’enorme
croce bianca e rossa.
I mattoni del pavimento sono disposti
anch'essi a formare una croce, al centro della quale si trova un pozzo cieco.
Un'abside e due tabernacoli si trovano di fronte all'ingresso.
Tutta la struttura veniva usata per
iniziazioni a ordini cavallereschi, molti dei quali affondano le proprie radici
in tradizioni criptiche. L'Ordine Cavalleresco presente nella Villa del Balì è
quello di Santo Stefano Papa e Martire.
Il pozzo al centro del pavimento è un chiaro
simbolo rituale. Può rappresentare la comunicazione col mondo degli Inferi o
essere utilizzato in cerimonie di purificazione precedenti l’iniziazione del
cavaliere (veglia della spada). San Giovanni, nell'Apocalisse (9,1), parla del
pozzo dell'abisso da cui salgono fuoco e zolfo, in cui per mille anni il
diavolo, sconfitto, viene tenuto prigioniero.
Molte sono le ipotesi che possono essere
fatte sulla storia dell’arcana cripta della Villa del Balì. Chiunque,
visitandola può farsi la propria idea di quanto accadeva là sotto negli anni
passati, c’è anche chi della sua idea ne ha fatto un libro “La dimora dei saggi
– Villa del Balì”: nelle pagine di questo avvincente romanzo, i tre protagonisti
si imbattono in un segreto tramandato per secoli attraverso la tradizione
esoterica cercando di comprendere il significato recondito di un misterioso
epigramma.
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