Marcabella propone...
Marcabella dalle colline ai monti
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Testo: Roberto Fiume e Federico Carli
L’entroterra marchigiano nasconde il vero cuore della regione,
pazientemente conservato da secoli d’isolamento, che oggi si apre ad un turismo
in grado di apprezzarne le peculiarità.
Ritorniamo a raccontare di questo territorio che ci ha molto
colpito per la varietà di ambienti e per le ricchezze storico-culturali. In un
precedente articolo prendevamo in esame la parte più orientale, che dal mare
arriva alle colline, del STL Marcabella. In questo servizio approfondiremo la
porzione più orientale che partendo dalle colline arriva fino al monte Catria.
Territorio ricco di storia che vede dapprima la presenza del misterioso
popolo dei Piceni, poi i feroci Galli Senoni, celti e molto abili nella
lavorazione del ferro, mentre è documentato attorno al 300 a.C. l’arrivo dei
romani, che creeranno la Via Flaminia, della quale si trovano in questo
territorio interessanti testimonianze. Nell’alto medioevo, le invasioni
barbariche portarono scompiglio, e per trovare un poco di stabilità bisogna
aspettare il 773, quando Carlo Magno conquista il regno Longobardo. È periodo di
grande diffusione dell’architettura religiosa sia legata alle chiese che al
monachesimo. I monasteri divengono centro di cultura e di potere ed
indispensabile punto di riferimento del luogo. Viene poi il periodo delle
signorie, ed imponenti sono le tracce dei Malatesta, dei Montefeltro e dei Dalla
Rovere, ai quali si deve il rinascimento Marchigiano, testimoniato dalla
presenza delle rocche “architettate” da Francesco di Giorgio Martini. Il papato
ed i parenti del Papa regneranno per un lungo periodo fino all’arrivo di
Napoleone nel 1797, sconfitto poi dagli austriaci nel 1849. Con la creazione
dell’Italia si passa ad un nuovo fermento culturale documentato dal gran numero
di teatri. Le due guerre portano un impoverimento dovuto ai bombardamenti ed
alla forte emigrazione.
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