Marcabella propone...
Dal punto di vista naturalistico è il massiccio del monte
Catria a farla da padrone. Vista la grande escursione altimetrica, dalle pendici
alla vetta, incontriamo un gran numero di microclimi fortemente caratterizzati.
Convivono così i querceti, le leccete, ma ampia la presenza dell’orno-astrieto e
salendo, si incontrano ampie faggete; mentre “artificiale” è la presenza del
castagno a Fonte Avellana. Ricchissima la presenza di volatili; coturnici,
rondoni, gracchi e picchi; tra i rapaci la imperiosa aquila che da secoli ha
scelto il Catria come dimora, ma anche la poiana, il falco pellegrino, lo
sparviero, i gufi e gli allocchi. Tra i roditori scoiattoli e ghiri; abbondante
la presenza di caprioli, daini, mufloni e cinghiali. Tra i predatori volpi e
faine, ed un bentornato al più tradizionale dei carnivori di queste montagne, il
lupo. Un bel pieghevole disponibile presso le APT illustra il sentiero
Frasassi, strumento essenziale per l’esplorazione del monte. Se il mare
influisce sul carattere degli abitanti delle prime colline della Marcabella, qui
ci troviamo invece in piena montagna, e le genti sono più restie e gelose del
loro territorio. Ma ancora una volta, dietro a questo atteggiamento di
facciata, si nasconde una grande generosità ed un’attenzione, coltivata per
secoli, al naturale svolgersi del quotidiano. Accostandoci con rispetto e
cautela abbiamo solo da imparare da questi “saggi” delle montagne. Alle
pendici del monte Catria troviamo un prezioso miele, animali abituati a
pascolare liberamente, il pane impastato con acqua di fonte ed un clima ideale
per la stagionatura delle carni suine. Tra le preparazioni il coniglio in
graticola o in porchetta, l’agnello alla rola o in spiedini, lo stufato di
cavallo e la faraona. Compaiono anche la trota al tartufo, i gamberi di fiume e
la sempre presente polenta. Barchi è famosa per le rane e per la produzione dei
formaggi di grotta; Cagli per le lumache e le salsicce di cinghiale, Frontone
per le caciotte, mentre a Pergola ottimi agnello, formaggio e prodotti del
bosco, presenti anche a Cantiano, nota per le amarene. Per dolce ungarucci
all’anice accompagnati con il vino di visciole. Anche due vini particolarmente
gustosi, il Rosso di Pergola (Vernaculum) e l’ottimo Visner.
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