(percorso: Valpiana - Madonna Acquanera - Fonte Avellana)
Nel 1996 il Club Alpino Italiano lanciava l'idea di
realizzare in ogni regione d'Italia un sentiero di montagna di particolare
interesse naturalistico, storico e religioso da intitolare al torinese Pier
Giorgio Frassati, iscritto al Sodalizio, morto a 24 anni nel 1925 e beatificato
nel 1990. L’individuazione di un sentiero che unisse al carattere alpestre
dell’ambiente attraversato anche la presenza di luoghi e memorie significative
dell'esperienza religiosa nel nostro Appennino è stata effettuata nel 2001 dal
C.A.I. marchigiano; la scelta in ambito regionale del massiccio del Catria, sia
per l'itinerario proposto che per la presenza e la storia del Monastero di Fonte
Avellana, è stata pressoché unanime.
Anche se il sentiero è praticabile tutto l'anno, le
stagioni migliori per apprezzare questo percorso sono la primavera (maggio -
primi di giugno) e l’autunno (tardo settembre - ottobre). In inverno, infatti, è
consigliabile solo ad escursionisti esperti per la possibilità, essendo i
versanti esposti prevalentemente a nord, di ghiaccio e nevai ghiacciati che
obbligano all’uso di attrezzature speciali (ramponi e racchette da neve). Anche
la pioggia o la sola umidità dei prati possono creare problemi se non
adeguatamente attrezzati.
L’itinerario proposto parte da Cagli (San Geronzio)
e raggiunge, attraverso i prati sommitali del Monte Bambino e del Campifobio, la
fonte di Pian di Troscia, per scendere a Valpiana (ove è possibile trovare
ospitalità nell'omonimo rifugio); da qui si raggiunge la Chiesa di Madonna di
Acquanera e poi, attraverso le Balze della Porta, si arriva all'Eremo di Fonte
Avellana. Il sentiero può essere percorso anche in senso
inverso.
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