“Eremo di Fonte Avellana - San Lorenzo in Campo”
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ITINERARIO N. 4
-EREMO DI SANTA CROCE DI FONTE
AVELLANA: Imponente complesso, costituitosi a partire dal XI secolo,
comprendente la chiesa romanico-gotica con cripta, campanile, chiostro, sala
capitolare, scriptorium, ricca biblioteca “D. Alighieri” con oltre 10.000
antichi volumi, celle monastiche e foresteria. Dominato dal massiccio del monte
Catria, l’Eremo è incastonato tra boschi di lecci, aceri e querce; un oasi
mistica con echi dal passato. Il suo nome è legato a santi quali San Romualdo e
San Pier Damiani e a poeti come Dante, che vi soggiornò fuggiasco da Firenze e
lo ricorda nel XXI canto del Paradiso. L’Eremo è un luogo di studio e di
contemplazione attualmente retto da una comunità di monaci camaldolesi
dell’ordine di San Benedetto. Durante la suggestiva visita guidata si può
immaginare di vedere ancora i monaci antichi, con le loro tuniche bianche,
intenti all’opera di scrittura dei codici. In questo luogo mistico i rumori
si fanno più soffici, il silenzioso rispetto per tutto ciò che vi circonda nasce
spontaneo e invita alla riflessione più profonda.
-SAN LORENZO IN CAMPO: La
cittadina è immersa nel paesaggio agricolo-collinare più tipico delle Marche;
posto ai margini del “parco archeologico di Suasa”, San Lorenzo lega la sua
origine ad un celebre monastero dei Benedettini e all’omonima abbazia sorta
sulle rovine di un preesistente tempio di Adone. Il centro storico conserva
ancora la pianta originale del borgo medievale con archi, mura e torrione. La
cittadina è inoltre una delle poche ad aver conservato nel centro le
antiche osterie, non più grandi di una stanza, dove si può bere delll’ottimo
vino locale. Di notevoli importanza sono i musei Laurentini che raccolgono
reperti archeologici dell’antica città di Suasa fondata dai Galli Senoni, poi
conquistata dai Romani ed infine distrutta dai Goti di Alarico nel 409 d.C.
Oltre al profilo culturale la cittadina offre una varietà di prodotti
tipici tra i quali risaltano il farro e le cipolle e quindi la serata non
può che concludere con una cena a base di genuino e squisito farro
cucinato in base alle antiche ricette locali. 12.12
12/11/04
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