Storia
Saltara: Libertas Ecclesiastica
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Nel Comune di Saltara, sul colle di San Martino situato sulla
riva sinistra del fiume Metauro, si trova la dimora nobiliare nota come la
“Villa del Balì”, costruita nel sec. XVI, attorno a una cappella dedicata a San
Martino esistente già prima dell'anno mille. Nel 1399 la Villa divenne
proprietà dei conti Negusanti di Fano. Il Vescovo Vincenzo Negusanti nel XVI
secolo ricostruì la Villa, trasformandola in osservatorio astronomico e come
tale la utilizzò fino alla sua morte, avvenuta nel 1573 a San Martino. Nel
1677 la villa fu venduta ai conti Marcolini di Fano. Il conte Antonio Marcolini,
che l’acquistò, era Balì o Balivo, un alto grado del Sacro Ordine dei cavalieri
di Santo Stefano Papa e Martire. Il titolo di Balì si trasmetteva per eredità al
maschio primogenito, così dal tardo seicento la villa di San Martino divenne la
Villa del Balì e tale rimase anche quando nel 1839 passò a Massimiliano di
Leuchtenberg e poi, nel 1852, ai Gesuiti. Oggi la Villa, concessa in
comodato trentennale al Comune di Saltara, è divenuta un museo scientifico, un
progetto che ha finalmente coronato il sogno dell’astrofilo Vincenzo Conte
Negusanti.
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