Venerdì Santo - 10 Aprile 2009
La tradizionale Processione del Cristo Morto a Saltara
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Dal
1847, il giorno del Venerdì Santo la Confraternita dell’Addolorata di Saltara
riprende la PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO, un'antica usanza tramandata dal
Medioevo, che viene rivissuta, oggi come allora,
in
una chiave altamente suggestiva e fedele alle tradizioni - uno spettacolo che ogni anno
impressiona e stimola a meditare i suoi visitatori.
La
PROCESSIONE del CRISTO MORTO
con la partecipazione dei saltaresi in costumi dell'epoca.
Partenza
della processione alle ore 21:30
La
VIA DOLOROSA,
ricostruita negli angoli caratteristici del centro storico tramite una serie di
quadri plastici molto toccanti.
Visitabile
dalle ore
20.00 in poi.
La
Processione del Cristo Morto
Nello
splendido scenario del borgo medievale nascosto tra le colline dell’entroterra
marchigiano, si rivive a Saltara la tradizionale rievocazione storica della
Processione del Cristo Morto. La manifestazione riprende un’usanza inscenata
anticamente dalle confraternite presenti a Saltara, e rivissuta, oggi come
allora, in una chiave altamente suggestiva e fedele alle antiche tradizioni.
Lungo
le vie del Castello e del Borgo, illuminate dalla calda luce di tante fiaccole
accese, si snoda il corteo di personaggi che accompagnano, alternando momenti di
preghiera ad attimi di rispettoso silenzio, il cataletto su cui giace l'immagine
del Cristo Morto, tra le braccia di Maria. La lunga processione è composta da
una anacronistica sfilata di personaggi in costume, che
impersonano
sia
gli appartenenti alle antiche confraternite di arti e mestieri che dettero
origine a tale manifestazione, sia i personaggi dell'epoca della morte del
Cristo, quali gli Apostoli, i soldati e i centurioni romani a cavallo, le pie
donne e gli uomini del popolo, sia alcune figure della tradizione religiosa,
come i fanciulli vestiti di rosso che portano i simboli della Passione del
Cristo e la sindone, e le donne che portano gli stendardi raffiguranti i misteri
del Rosario.
E
come vuole la tradizione un uomo scalzo e incappucciato, la cui identità rimarrà
a tutti sconosciuta, trascina la croce davanti al cataletto, espiando così i
suoi peccati, e vivendo, lui per tutti i fedeli, un atto penitenziale di intensa
commozione che conferisce alla manifestazione un aspetto ancora più drammatico e
sacrale.
La
“Via Dolorosa” e le chiese antiche, aperte solo durante la
manifestazione
L'occasione,
oltre ad offrire un suggestivo intersecarsi di storia, tradizioni popolari e
rituali religiosi, offre al contempo la possibilità di visitare i luoghi che
fanno di Saltara un piccolo gioiello della valle del Metauro, come il Santuario
settecentesco della Madonna della Villa, da cui la processione prende avvio, che
dietro la semplicità della facciata in mattoni nasconde la bellezza di una
chiesa barocca a forma ellittica. Sarà inoltre possibile visitare l’ex chiesa
del SS. Sacramento (chiamata anche Madonna della Fonte) e ammirarne gli
affreschi del ‘400;
e
ancora percorrere le vie del Castello nei cui vicoli,
piazzette, scalinate, nel giardino pensile e nell'antico mercato
coperto
saranno allestite scene della “Via Dolorosa” con gli episodi salienti della
Passione di Cristo Gesù.
Si segue un percorso obbligato che, dal castello, riconduce in basso, nella
piazza principale. La luce fioca delle fiaccole rende ancora più suggestiva la
rievocazione, alimentando di senso di mistero e di timore
l'avvenimento.
Info
ed altri immagini: www.comune.saltara.pu.it oppure www.saltara.valmetauro.it
telefono
(Rodolfo Orazietti): 340 73 71
479
e-mail: saltara@unplimarche.info
Saltara,
03/03/2009
Rodolfo
Orazietti, Presidente della Proloco di
Saltara
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