Storia
Mondolfo: Pentapoli e Alto Medioevo
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Il territorio del Comune di Mondolfo è documentato con i suoi
confini sostanzialmente identici agli attuali già nel 1085, esso trae origine da
un distretto castrense formatosi all’interno di una “Bulgaria”, ossia di una
circoscrizione militare nata alla fine del VI secolo con l’occupazione della
riva sinistra del basso Cesano da parte dei Longobardi e dei loro ausiliari
protobulgari e sclaveni. Il centro giurisdizionale del territorio, che sorgeva
sulla sommità della collina del capoluogo, pur essendo menzionato solo a partire
dal 1152 col nome di Castel Marco (Castrum Marchi) rivela un impianto
fortificato ad assi ortogonali di origine tardo-antica. Tra la fine del
secolo VIII e l’inizio del IX ebbe luogo l’evento di capitale importanza per i
successivi sviluppi storici del territorio: la fondazione del monastero di San
Gervasio di Bulgaria per iniziativa di elementi dell’aristocrazia fondiaria di
ascendenza germanica, che fece di quella istituzione il centro di coesione di
interessi familiari e di stirpe dotando il monastero di possedimenti
fondiari. Dall’originario gruppo gentilizio promotore della fondazione
monastica uscirono probabilmente le forze che, nel corso dei secoli X e XI e
sempre all’ombra del monastero familiare avrebbero avviato il processo di
incastellamento del territorio e la conseguente formazione della signoria del
castello.
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