di Alberto Berardi e Pierluigi Piccinetti

In questo volume gli autori ripercorrono uno dei periodi in cui più è stato difficile parlare di Carnevale. Un periodo di grandi guerre, anni difficili per una festa che celebra la fecondità e la gioia di vivere quando il panorama offre solo odio e violenza.
“Oggi noi grazie a questa singolare sorta di resistenza della vita sulla morte – scrive Berardi – possiamo ancora celebrare l’antico rito della fecondità e ricordare la storia del Carnevale di Fano che, a dar retta ai documenti cartacei, si celebra nella nostra città dal lontano 1347, ma se vogliamo dare il giusto valore ai reperti archeologici affonda le sue radici nella notte dei tempi”.
“Il testo illustra il Carnevale a Fano nel periodo tra le due guerre, dal 1922 al 1939, - si legge nell’introduzione – con alcuni intervalli, dovuti alle vicissitudini politiche, belliche o a causa di forza maggiore come il terremoto del ’30. Oltre alle foto dei carri, sono state inserite quelle di mascherate, manifestazioni collaterali, veglioni o pagine di numeri unici editi per l’occasione del Carnevale. Si è scelto, inoltre, di pubblicare significativi stralci di articoli di giornale dell’epoca, per far comprendere meglio l’atmosfera di quegli anni. Purtroppo, in assenza di un archivio, le fonti documentarie sono costituite dai resoconti giornalistici e solo poche notizie sono frutto di testimonianze orali dei protagonisti rimasti”.