Storia
Serra Sant'Abbondio: Signoria dei Malatesti
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Una tradizione costante e molto antica vuole che il Sommo Poeta
Dante Alighieri fu ospite di Fonte Avellana cantandola nella Commedia,
(Paradiso, canto XXI). Tale tradizione è ripresa negli Annales Camaldulenses
che la derivano da altri storici a loro anteriori. Il Sommo Poeta nel 1318 era
ospite di Bosone di Gubbio e in quell’anno sarebbe venuto a Fonte Avellana
fermandovisi per un certo tempo. Nel 1392 Fonte Avellana soggiacque alla
commenda e primo commendatario fu il Card. Mezzavacca di Bologna. Le
commende, in genere, non godevano di eccessiva simpatia né di tanto buon nome
sul quadrante storico, specie monastico. In definitiva, si trattava
dell'affidamento dei benefici o dei beni di proprietà di un monastero o di
un'abbazia a persone estranee, per lo più di alto rango ecclesiastico o civile,
al solo scopo di far la fortuna di queste. Poiché nel 1384, Serra
Sant'Abbondio entrò a far parte del Ducato d'Urbino, nell’anno 1481 il duca
Federico da Montefeltro dette incarico al senese Francesco di Giorgio Martini di
erigere una rocca a difesa della valle, di cui lo stesso architetto ha lasciato
una particolareggiata descrizione in un suo manoscritto. Nulla resta di
questa fortezza distrutta per ordine del duca Guidobaldo al fine di sottrarla
alla conquista di Cesare Borgia.
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